27Feb, 2024
Medicaleden e Azdentist aderiscono a Marketpass



UTILIZZA I TUOI BUONI CORDIS PER USUFRUIRE DI AGEVOLAZIONI SULLE NOSTRE PRESTAZIONI

Anche MEDICALEDEN e AZDENTIST aderiscono a MARKETPASS, il marketplace aperto solo alle piccole e medie imprese!

MARKETPASS è il nuovo progetto di TRECUORI SPA SB, azienda nata per sostenere persone e piccole imprese dei territori grazie a strumenti innovativi che promuovano relazioni di prossimità.

In MarketPass aziende e persone possono acquistare beni e servizi in modo conveniente, pagando parte dell’importo in Euro e parte in Bonus Cordis (per i nostri servizi dal 9% al 34%!), ovvero una speciale forma di pagamento utilizzabile solo all’interno di questa piattaforma. (www.marketpass.org).

MEDICALEDEN e AZDENTIST hanno scelto di aderire a MarketPass perché riconoscono e condividono i valori che ne sono alla base, con l’obiettivo di andare incontro alle esigenze sia dei propri clienti (che grazie al Bonus Cordis pagheranno meno euro e avranno un minor esborso di liquidità per le proprie prestazioni odontoiatriche), sia dei propri collaboratori (che ricevendo il Bonus Cordis avranno gli stessi vantaggi anche per le proprie spese di altri beni e servizi).

Infatti MARKETPASS conviene non solo ai privati, ma anche alle imprese che, grazie al Welfare Indiretto, possono riconoscere benefit alle persone con cui sono in contatto, non solo dipendenti, ma anche clienti o fornitori.

La sindrome della bocca urente

La sindrome della bocca urente è una condizione cronica di dolore urente intraorale, che solitamente coinvolge la lingua, in assenza di una causa identificata; non ci sono segni fisici o test diagnostici specifici; è rara e interessa generalmente le donne in menopausa. Si ritiene che sia neurogena, colpendo i nervi centrali e periferici del dolore e del gusto, e possa essere di origine multifattoriale; il trattamento è sintomatico e spesso difficile.

La sindrome della bocca urente secondaria si riferisce a sintomi simili causati da un altro disturbo, che comprendono

  • Carenza nutrizionale (vitamina B12, vitamina B9 [folati])
  • Anemia
  • Diabete mellito
  • Infezione da Candida (candidosi)
  • Allergia (alimenti, prodotti dentali)
  • Patologie della mucosa orale (p. es., stomatite, lichen planus, pemfigoide, pemfigo volgare, neoplasia)
  • Xerostomia
  • Inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE)
  • Comportamento orale parafunzionale (p. es., espulsione della lingua, serramento, bruxismo)

La sindrome della bocca urente può causare bruciore, formicolio o intorpidimento della lingua, del palato, delle labbra o di altre superfici mucose della bocca, spesso bilateralmente e talvolta in più foci. Il dolore può essere significativo e può verificarsi quotidianamente. Il dolore può essere costante o aumentare per tutto il giorno e può essere alleviato dal mangiare o dal bere. Possono verificarsi la percezione di secchezza delle fauci e l’alterazione del gusto. Il dolore, così come i problemi emotivi associati (ansia, depressione), possono essere socialmente debilitanti. La durata dei sintomi della sindrome della bocca urente varia da mesi a anni, ma i sintomi si risolvono spontaneamente, o, se legati ad una causa secondaria, identificati e trattati.

Valutazione clinica

Test per escludere cause secondarie

La diagnosi della sindrome della bocca urente richiede sintomi orali come notato sopra e l’assenza di segni orali. Il dolore deve comparire nel 50% dei giorni, per > 2 h al giorno (alcuni autori omettono questo criterio potenzialmente inaffidabile), per > 3 mesi. La sindrome della bocca urente è una diagnosi di esclusione; pertanto, il test per le cause secondarie deve essere approfondito e può comprendere la misurazione del flusso salivare, esami del sangue per valutare condizioni sistemiche, studi di imaging della testa e del collo e biopsia.

Trattamento 

Presso Medicaleden utilizziamo con grande successo il trattamento con il laser a luce blu.

Ortodonzia estrattiva

Il termine ortodonzia estrattiva, più corretto ortodonzia pre estrattiva, è quella tecnica in cui, tramite l’uso di apprecchi ortodontici customizzati, viene effettuata una estrusione lenta del dente in questione per recuperare osso, o per riportare a livello sopragengivale un dente, o addirittura per allontanare un dente da componenti nervose adiacenti, comee nel caso di estrazioni del dente del giudizio, ed evitare cosi compromissioni parziali  o totali della componente del nervo. É una tecnica raffinata che presso la nostra struttura effettuiamo da anni con grande successo!

Visita | AZdentist

Nella nostra filosofia lavorativa rimane il primo atto di incontro col paziente.

Ci avvaliamo:

  • radiografia recente;
  • videocamera intraorale (che ingrandisce 5 volte l’immagine);
  • occhiali ingranditori;
  • laser a luce blu che permette la ricerca di lesioni sospette;
  • sondaggio parodontale per la verifica di eventuali tasche parodontali (piorrea);
  • palpazione della muscolatura esterna e dell’articolazione temporo mandibolare.

Da questa accurata analisi ne uscirà un piano di trattamento che verrà confermato o rimodulato  dopo le sedute di igiene orale, detartrasi  e mantenimento, effettuate dall’igienista dentale.

Terapia funzionale | AZdentist

Terapia Funzionale e Froggy Mouth.

Che cos’è?

E’ un dispositivo rimovibile, senza lattice o ftalati, realizzato con un elastomero termoplastico, che rivoluziona l’approccio alla riabilitazione funzionale . E’ stato ideato dal Dr Patrick Fellus.

A che cosa serve?

Corregge i disturbi nella deglutizione del bambino ed è utilizzato in combinazione con terapie ortodontiche e/o logopediche. 

E’ efficace nella terapia del deficit trasversale e nel trattamento del morso aperto per ridurre il riassorbimento radicolare e le recidive, migliorando la qualità del trattamento.

Per quanto tempo?

Bastano 15 minuti al giorno, durante un’attività ludica (preferibilmente davanti al televisore per mantenere una corretta postura verso l’orizzonte), per un periodo variabile da qualche mese ad un anno. Il tempo calcolato è necessario ad attivare sotto il controllo del nervo trigemino i circuiti neuronali che generano i movimenti automatici.

Come funziona? 

Va posizionato tra le labbra del paziente, assicurando così una posizione rilassata durante la deglutizione.

L’assenza di un contatto bi-labiale impedisce l’eventualità di esercitare una pressione negativa all’interno della cavità orale e, di conseguenza, porta all’impossibilità di incorrere nella suzione-deglutizione quando il bambino ingoia la saliva. L’occlusione molare permetterà al “dôme” (cupola) linguale di svolgere il suo ruolo di matrice funzionale e di stabilire     una respirazione nasale. Inoltre, la contrazione del tensore del timpano, dilatando la tuba di Eustachio, consentirà una miglior ventilazione dell’orecchio medio con conseguente diminuzione delle otiti sierose.

Vengono attivati, sotto il controllo del nervo trigemino, i circuiti neuronali che generano i movimenti automatici, per beneficiare d’una prevalenza positiva riconosciuta dal sistema limbico che ne faciliterà l’acquisizione e l’automatica engrammazione del nuovo tipo di deglutizione.

Sono oltre 5 gli anni in cui tale principio della separazione tra lingua e labbra, e quindi il rilassamento labiale, è stato testato con successo presso l’Ospedale Robert Debré di Parigi. I pazienti più vicini all’età dello sviluppo fisiologico (4-6 anni) trattati in questa struttura, hanno ottenuto risultati più rapidi.

Sicurezza=Eco-Sterilizzazione Etica

Nel nostro studio la sterilizzazione equivale a sicurezza, perchè il processo è identico a quello ospedaliero: tutti i nostri ambienti operativi vengono trattati con lo ionizzatore Oh-230S che eradica virus e batteri dalle superfici, e la maggioranza degli inquinanti a livello molecare lasciando solamente ossigeno puro come prodotto(http://www.azdentist.it/sito/news-ed-eventi/item/133-ozonizzatore.html).
Ma soprattutto esiste un’attenzione maniacale alla contaminazione crociata: per questo la chiamiamo Eco-Sterilizzazione etica. Usiamo guanti speciali dedicati esclusivamente alla manipolazione dello strumentario infetto, e alla fine del processo di sterilizzazione riponiamo, non certo con gli stessi guanti, il materiale in appositi vani.

Il protocollo di sterilizzazione degli strumenti riutilizzabili prevede i seguenti step:

La prima fase è quella della decontaminazione dello strumentario usato previa immersione in speciali soluzioni detergenti e disinfettanti, per la sicurezza degli stessi addetti alla loro manipolazione.

Successivamente, la termodisinfezione a 93 gradi effettua in un unico ciclo automatizzato: lavaggio, disinfezione ed asciugatura dello strumentario sostituendo alcune operazioni di pulizia meccanica effettuate di solito manualmente dalle assistenti di studio.

Dopo l’asciugatura, si procede, tramite una imbustatrice, a sigillare gli strumenti in apposite confezioni in materiale plastico che consentono di mantenere la sterilità fino al momento del loro utilizzo. Tali confezioni contengono anche degli indicatori di avvenuta sterilizzazione che costituiscono una ulteriore garanzia per il paziente.

La sterilizzazione vera e propria avviene tramite delle autoclavi dove gli strumenti imbustati vengono sterilizzati da un passaggio in vapore a 135 C° per 15 minuti ad una pressione di 2 atmosfere. il controllo è affidato ad un microchip che verifica in automatico temperature, tempi e pressioni con garanzia quindi che il ciclo assicuri costantemente la sterilizzazione dello strumentario. Il nostro studio ne possiede due e questo ci permette di utilizzare solo strumentario imbustato e sterile, anche solo per una visita di controllo.

Tutta la procedura di detersione, disinfezione e sterilizzazione avviene in una stanza dedicata solo a questo scopo.

Laserterapia a Luce Blu

Il laser a diodi a “luce blu” è così chiamato perchè possiede una lunghezza d’onda nello spettro del blu (445nm ± 5nm).
Si tratta di un laser che emette radiazioni elettromagnetiche con lunghezza d’onda compresa tra 360 e 480 nm, che l’occhio umano vede come blu o violetto. 

Questo nuovissimo laser agisce con efficacia maggiore, tale che spesse volte non richiede neppure l’apporto dell’anestetico, in :

Chirurgia
Ascessi, biopsie, epulide, fibromi, fistole, esposizione di denti nascosti, frenectomia, frenotomia, gengivectomia, gengivoplastica, emostasi, scopertura di impianti, incisioni/eccisioni, incisione e drenaggio di ascessi, allungamento di corone, chirurgia di lembi laser-assistita, leucoplachia, opercolectomia, papillotomia, sbrigliamento dei solchi, vestiboloplastica, eccisioni di lesioni e iperplasie

Endodonzia
Riduzione dei germi endodontici, cancrene, pulpotomia

Parodontologia
Riduzione dei germi parodontici, perimplantite, sbrigliamento dei solchi

Patologie orali
Afta, desensibilizzazione, herpes

Anti aging
E’ possibile prevenire l’invecchiamento della pelle con un trattamento specifico e ripetuto nel tempo, con risultati straordinari.

Ortodonzia Intercettiva

Prevenire è meglio che curare.

L’ortodonzia intercettiva, che si occupa di individuare le malocclusioni in dentatura mista, sta assumendo sempre più importanza anche in funzione preventiva: alcune malocclusioni, già ben diagnosticate all’età di 6-7  anni, se non “intercettate” diventano di difficile soluzione una volta terminata la permuta. 

Qual’è lo scopo dell’ortodonzia intercettiva?

  • correggere il difetto principale, soprattutto scheletrico, in età di sviluppo, per riequilibrare la crescita ;
  • abbreviare e semplificare l’eventuale trattamento in dentatura permanente. 

Come funziona?

Il tutto viene svolto per mezzo di apparecchi e tecniche che, di volta in volta, a seconda della diagnosi ed in sequenze prestabilite dalle priorità terapeutiche, utilizziamo da sole o in combinazione tra loro.

 Ogni apparecchio ha vantaggi e svantaggi, che vanno conosciuti molto bene e che lo rendono adatto “ad personam”.

Il grande vantaggio è rappresentato dalla rapidità di risultati, se il paziente risulta partecipe al progetto, con assenza di implementazione del rischio di incidenza di carie, dato che l’igiene orale non viene alterata dalla tipologia dell’apparecchio, il più delle volte amovibile.

Linfodrenaggio

Il linfodrenaggio manuale secondo il metodo Vodder é un massaggio che permette alla linfa di ripristinare o accelerare la circolazione per mezzo di particolari manovre.
Il sistema linfatico è una complessa rete composta dai linfonodi e dai vasi linfatici (il più importante è il dotto toracico), che drena i tessuti dalla linfa, riversandola nella vena cava. Il sistema linfatico è un importante componente del sistema immunitario.
Il sistema linfatico ha quattro funzioni in relazione tra loro:

  • rimozione dei fluidi in eccesso dai tessuti
  • assorbimento di acidi grassi e conseguente trasporto di grasso e chilo verso il sistema circolatorio
  • produzione di cellule immunitarie come linfociti, monociti
  • produzione di anticorpi.


La linfa è un liquido che circola nel sistema dei vasi linfatici
Normalmente è un liquido trasparente o leggermente giallognolo, ma la sua composizione può variare a seconda del distretto di provenienza.
 
AZIONI DEL LINFODRENAGGIO MANUALE
Il linfodrenaggio manuale ha effetti sul sistema nervoso vegetativo, grazie al suo ritmo lento, cadenzato, lento e monotono. Si è osservato che i pazienti sottoposti ad un leggerissimo linfodrenaggio si tranquillizzano, e alcuni di essi dormono.
Questo tipo di massaggio molto leggero ha azione rilassante, ha inoltre effetto immunologico perché gli ingorghi della linfa impediscono alle immunoglobuline succitate di raggiungere tempestivamente i luoghi del loro impiego, quindi questo massaggio stimola la risposta immunitaria accelerando i processi di guarigione.
 
CONTROINDICAZIONI
La controindicazione assoluta per l’effettuazione del linfodrenaggio manuale del volto è l’Infezione acuta sia essa di origine virale o batterica. Inoltre non si deve effettuare il linfodrenaggio quando c’è il sospetto si una patologia neoplastica.

Radiografia ai fosfori

Radiografia ai fosfori.


Diagnosi istantanea a basse emissioni.  

rappresenta l’ultimo ritrovato in ambito di radiografia a basse emissioni; utilizza pellicole sottili come le tradizionali con una resa visiva eccellente grazie all’elaborazione con apposito scanner.