Lavorare troppo aumenta il rischio di ictus
Lavorare troppo aumenta il rischio di ictus

Non superare le 48 ore! E’ cio’ che emerge da una recente ricerca pubblicata su Lancet svolta su oltre 600mila lavoratori, in cui si è visto che lavorare per 55 ore a settimana aumenta il rischio di ictus fino al 33%, e di infarto fino al 13%. rispetto a chi lavora 35/40 ore. Tra le cause ipotizzate, sedentarietà e dieta sbagliata restano in pole position. O anche perché si beve di più e altro ancora.  A stabilirlo è un importante studio pubblicato online first su Lancet che prende anche le misure a questo rischio. Una settimana lavorativa di oltre 55 ore, aumenta il rischio di ictus del 33%, rispetto a chi lavora 35-40 ore a settimana.
Sono stati quindi analizzati 17 studi, riguardanti in totale 528.908 persone di entrambi i sessi, seguite per una media di 7,2 anni. In questo modo è stato possibile evidenziare un aumento del rischio di ictus pari a 1,3 volte nei superlavoratori, che risultava indipendente dalla presenza o meno di altri fattori di rischio, quali fumo, consumo di bevande alcoliche, grado di attività fisica e fattori di rischio classici, quali ipertensione e ipercolesterolemia.
I ricercatori hanno dimostrato che più a lungo le persone lavorano, più aumenta il loro rischio di ictus; così, lavorare da 41 a 48 ore a settimana, aumenta il rischio di ictus del 10%, lavorare da 49 a 54 ore lo aumenta del 27% e oltre le 55 ore del 33%.
Tra gli stati membri dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), la Turchia risulta la nazione con il più alto tasso di lavoratori impegnati oltre le 50 ore a settimana (43%), mentre l’Olanda è il fanalino di coda, con meno del’1%.