Scoperta la proteina che ci ha reso più “intelligenti”
Se siamo più intelligenti di tutti gli altri animali del pianeta, il merito è di una proteina. Lo rileva uno studio pubblicato su Science che individua nella proteina PTBP1 l’artefice di tale evidenza. Già nota da tempo, ma di cui solo ora si è capito il ruolo, la PTBP1 nel corso dell’evoluzione e’ cambiata, facendo moltiplicare di molto i neuroni del cervello. L’uomo e i mammiferi sono diventati cosi’i vertebrati dotati dell’organo cerebrale più grande e complesso.Le dimensioni e complessità del cervello tra i vertebrati variano infatti di parecchio, pur avendo lo stesso set di geni. Ad esempio gli uomini e le rane sono divisi da 350 milioni di anni di evoluzione, ma pur usando un repertorio di geni simili per costruire gli organi nel corpo, hanno diverse capacità cerebrali, e l’uomo ha un cervello 100 volte più grande e molto più complesso, grazie a tale proteina.ì, che, nei mammiferi, ha perso un pezzo, diventando più corta, e quindi fondamentale per la produzione delle proteine e degli organi nel corpo, in un meccanismo, lo splicing alternativo, per cui i frammenti dei geni vengono assemblati e mischiati creando cosi’ un numero molto grande di proteine, tra loro diverse, superiore a quello dei geni. Lo splicing alternativo e’ presente anche nelle piante e negli anfibi, ma in misura minore rispetto ai mammiferi. Nelle piante il 60% dei geni e’ soggetto a splicing alternativo, mentre nell’uomo ben il 95%, è presente in tutti gli organi, ma molto più diffuso nel cervello. Resta da capire il ruolo di tale proteina in alcune malattie, come la distrofia miotonica o la progeria, collegate allo splicing alternativo.