Stile di vita, malattie sistemiche, carie e malattie parodontali
Stile di vita, malattie sistemiche, carie e malattie parodontali

Le patologie parodontali e la carie dentale rappresentano le più comuni patologie dell’umanità e la principale causa di perdita di denti. Entrambe le patologie possono portare a compromissione nutrizionale ed ad impatti negativi sull’autostima e sulla qualità della vita. In qualità di complesse malattie sistemiche, esse condividono fattori di rischio comuni, come la necessità di un biofilm di placca patogeno, ma presentano caratteristiche fisiopatologiche distinte.
Molteplici fattori espositivi contribuiscono alle loro cascate causali e la suscettibilità implica fattori di rischio che sono ereditari o acquisiti. L’identificazione di questi fattori di rischio è cruciale sia nella prevenzione di entrambe le malattie che nella loro gestione.
Secondo una recente revisione della letteratura sussistono evidenze moderatamente solide per un contributo genetico alle malattie parodontali ed alla suscettibilità alla carie, con un rischio attribuibile stimato sino al 50%. La letteratura genetica sulle malattie parodontali è maggiormente sostanziale rispetto a quella sulla carie, ed i geni associati alla parodontite cronica comprendono quelle del recettore per la vitamina D (VDR), del recettore Fc gamma IIA (Fc-gamma IIA) e quello dell’IL-10.
Per quanto riguarda la carie, i geni coinvolti nella formazione dello smalto, nelle caratteristiche salivari, nell’immunoregolazione e nelle preferenze alimentari hanno l’impatto maggiore, ma non sono state riscontrate varianti genetiche comuni con quelle parodontali.
I carboidrati fermentabili rappresentano il fattore di rischio dietetico comune maggiormente rilevante per entrambe le patologie, ma i meccanismi associati sono diversi: nella carie, il processo di fermentazione porta a produzione di acido ed alla generazione di componenti del biofilm come i glicani, mentre nella parodontite la glicemia determina lo stress ossidativo, ed i prodotti finali della glicazione avanzata possono anche scatenare uno stato iperinfiammatorio.
I deficit di micronutrienti, come vitamina C, vitamina D o vitamina B12, possono essere correlati con l’insorgenza e la progressione di entrambe le malattie. Alimenti funzionali o probiotici possono aiutare nella prevenzione della carie e nella gestione delle patologie parodontali per quanto le evidenze siano limitate ed i meccanismi biologici non siano perfettamente chiari.
Iposalivazione, artrite reumatoide, fumo, diabete non diagnosticato o non controllato adeguatamente ed obesità, rappresentano comuni fattori di rischio acquisiti sia per la carie che per le patologie parodontali.