Siamo un mondo di sedentari | azdentist
Un adulto su quattro nel mondo non fa attività fisica e tra gli adolescenti è inattivo fisicamente oltre l’80% dei ragazzi. Eppure un minimo di attività fisica (anche non sportiva) è capace di ridurre sensibilmente il rischio di morte prematura per molte malattie come quelle cardiovascolari, il cancro e il diabete. Al contrario la sedentarietà può portare a un aumento dal 20 al 30% della mortalità.
E’ vero allarme?
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) si, e infatti ha creato uno schema riassuntivo di raccomandazioni disegnate per tutti, dai 5 ai 65 anni e più:
Bambini e adolescenti dai 5 ai 17 anni
• Fare almeno 60 minuti di attività fisica da moderata a intensa ogni giorno.
• Essere attivi anche oltre 60 minuti fornirà ulteriori benefici per la salute.
• Includere anche attività che rafforzano muscoli e articolazioni almeno 3 volte a settimana.
Adulti tra 18 e 64 anni
• Minimo 75 minuti a settimana di attività fisica, ma la soglia media consigliata è quella di 150 minuti a settimana.
• Tuttavia per ottenere reali benefici in grado di incidere sulla salute bisognerebbe arrivare a 300 minuti a settimana.
Adulti di età pari o superiore a 65 anni
• Per gli ultrasessantacinquenni in buona forma stesse soglie consigliate ai più giovani (75-150-300).
• Per chi ha scarsa mobilità il consiglio è comunque quello di fare movimento 3 o più giorni alla settimana, anche se controllato, utile a migliorare l’equilibrio e prevenire cadute.
I vantaggi dell’attività fisica
Servono almeno 10 minuti consecutivi al giorno da poter ottenere benefici soprattutto sul fronte cardiorespiratorio, con miglioramento di:
• forma fisica, muscolare e cardiorespiratoria;
• articolazioni e la salute funzionale;
• rischio di ipertensione, cardiopatia ischemica, ictus, diabete, vari tipi di cancro (incluso cancro alla mammella e tumore del colon) e depressione;
• rischio di cadute e fratture dell’anca o vertebrali;
• bilancio energetico e il controllo del peso.
Ma siamo veramente un mondo di sedentari?
I dati Oms risalgono al 2010 e indicano che circa un quarto della popolazione è sedentaria e non compie alcuna attività fisica, più le donne (27%) che gli uomini (20%), spesso a causa di una eccessiva urbanizzazione. Numeri che salgono nei Paesi ricchi dove a non muoversi sono il 26% degli uomini e il 35% delle donne, rispetto al 12% degli uomini e al 24% delle donne nei paesi a basso reddito. Il calo dell’attività fisica è in parte dovuto all’inattività durante il tempo libero e al comportamento sedentario sul posto di lavoro e a casa. Allo stesso modo, un aumento dell’uso di modalità di trasporto “passive” contribuisce anche a un’attività fisica insufficiente. Inqiuetanti i dati sugli adolescenti con una preoccupante sedentarietà nell’81% degli adolescenti di età compresa tra 11 e 17 anni, anche più le ragazze (84%) che i ragazzi (78%)
Che fare?
• camminare e andare in bicicletta come forme di trasporto attive da rendere accessibili e sicure per tutti;
• politiche del lavoro e sul posto di lavoro che incoraggino l’attività fisica;
• scuole con spazi sicuri e strutture adeguate per consentire agli studenti di trascorrere il loro tempo libero attivamente;
• strutture sportive e ricreative che offrano a tutti l’opportunità di praticare sport