Fumo, impianti e malattia parodontale
Uno studio retrospettivo dell’Università di Berna condotto su 504 impianti dieci anni dopo il posizionamento e su 493 denti adiacenti ha confermato che fumo e malattia parodontale sono fattori di rischio per la colonizzazione di batteri parodontopatici in corrispondenza degli impianti dentali, in particolare di specie che si ritiene abbiano un ruolo nell’insorgenza della perimplantite.
La presenza di batteri e la diminuita risposta dell’organismo sono certamente associati alla perimplantite, ma il microbioma implicato non è esattamente lo stesso che si ritrova nelle parodontiti. Per questa ragione, i ricercatori svizzeri si sono proposti di verificare se esistono associazioni tra la malattia parodontale e la carica di certi microbi associati alle patologie perimplantari, attraverso metodiche che prevedono il sequenziamento del Dna dei microrganismi. Queste analisi complesse, pur essendo ancora molto costose, stanno diventando sempre più comuni e in alcuni studi hanno permesso di rilevare la presenza di oltre un migliaio di specie batteriche diverse nel microbioma orale.
Il risultato più significativo riguarda i batteri parodontopatici: ne sono state identificate diverse specie, presenti negli impianti in percentuali variabili tra il 6,2 e il 78,4 per cento; in particolare in corrispondenza degli impianti si sono avute conte batteriche significativamente superiori rispetto ai denti adiacenti di Tannerella forsythia, Parvimonas micra, Fusobacterium nucleatum/necrophorum e Campylobacter rectus. E questi microrganismi sono stati più numerosi tra i pazienti fumatori e tra quelli affetti da malattia parodontale.