Diabete e Malattia parodontale: una sinergia pericolosa
I pazienti affetti da diabete sono 2/3 volte più a rischio di avere una periodontite infettiva, specialmente se la loro glicemia non è sotto controllo. Viceversa la periodontite infettiva può dare un peggioramento della glicemia e un maggior rischio di morte per cause cardiovascolari e per malattia renale terminale; questa patologia del cavo orale può essere dunque considerata spia di diabete, e nei soggetti malati può determinare un peggioramento del quadro sistemico.
Una sinergia pericolosa di cui si è discusso nel corso del terzo Jsdei (Joslin-Sunstar Diabetes Education Initiative) Seminar, dal titolo “Diabetes, oral care and Nutrition”, svoltosi a metà novembre a Francoforte.
“La malattia parodontale è una complicazione del diabete e ci sono evidenze in letteratura che dimostrano che ha effetti collaterali sul controllo diabetico, sullo sviluppo di complicazioni e sul peggioramento del diabete: basti pensare che la comorbidità raddoppia la probabilità di morire per cause cardiovascolari” spiega Robert J. Genco, docente di biologia orale e microbiologia, Università Statale di New York a Buffalo. “Esiste infatti una correlazione tra la patologia metabolica con quella del cavo orale: in una popolazione diabetica con parodontite il 37% dei pazienti vedranno la loro malattia metabolica peggiorare, contro solamente l’11 per cento di coloro che avevano la bocca sana”.
All’origine di questo rapporto tra le due patologie i batteri Gram-negativi, responsabili dell’infezione orale. Questi portano a un aumento dell’insulina resistenza, che a sua volta è causa di un peggioramento del controllo glicemico, viceversa, il trattamento parodontale pare migliorare la sensibilità all’insulina e quindi il controllo della glicemia.
Si stima che far entrare un diabetico in un programma di controllo e cura dentale porti a una riduzione del costo necessario a curarlo del 20%. Il medico durante la sua visita di controllo ai pazienti diabetici dovrebbe porre domande precise sulla salute orale: deve chiedere per esempio se hanno perso denti, se alcuni dondolano, se le gengive sono infiammate o si ritirano E’ necessario allertarli affinché sappiano che un cattivo controllo della glicemia può portare a periodontite ed inviarli al dentista in caso di necessità, coordinandosi con lui per garantire un’efficace controllo della glicemia durante il trattamento orale, senza il quale la terapia odontoiatrica pare essere scarsamente efficace.
Nel nostro studio, per prevenire la malattia parodontale, usiamo un test semplice ed immediato, molto simile ad un test di gravidanza: il periosafe (http://www.azdentist.it/sito/news-ed-eventi/item/125-periosafe.html)