Già a sei mesi le prime prove per parlare dei neonati
Un recente studio condotto presso la British Columbia University e pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNASS) ha visto che i primi movimenti di bocca, labbra, lingua, mascella e palato aiutano i bimbi a comprendere le parole udite già quando sono ancora piccoli e non sanno parlare,in una specie di ginnastica propedeutica all’articolazione delle parole. Ed è stato visto che se i giovani pazienti hanno la bocca occupata da oggettini che impediscono i movimenti della lingua, il loro cervello non riesce a distinguere i suoni della voce e delle parole da loro udite, mentre viceversa quando hanno in bocca oggetti che non impediscono i movimenti di lingua e palato, la percezione dei nuovi suoni riesce facilmente, il tutto accertato da esami ecografici.