Disturbi alimentari: associazione con depressione e ansia durante la pandemia | Azdentist
 Disturbi alimentari: associazione con depressione e ansia durante la pandemia | Azdentist

Sintomi di disturbi alimentari e autolesionismo prima del 2020 sembrano essere associati a livelli più elevati di depressione e ansia durante la pandemia di Covid-19,

Chi ne parla?

Ne parla uno studio condotto dall’Università di Bristol e pubblicato dal Journal of Eating Disorders; gli autori hanno esaminato i dati e le risposte ai questionari dello studio sulla salute Children of the 90s (noto anche come Avon Longitudinal Study of Parents and Children), che ha coinvolto 2.657 persone, prima e durante la pandemia. Hanno analizzato in particolare la relazione tra segnalazioni di sintomi di disturbo alimentare e autolesionismo prima della pandemia e problemi di salute mentale (sintomi di depressione e ansia) e benessere mentale durante la pandemia di Covid-19. Lo studio ha anche valutato se i cambiamenti dello stile di vita, come dormire di più, l’uso di tecniche di rilassamento o visitare spazi verdi, potessero essere collegati alla salute mentale e al benessere dei giovani adulti.I ricercatori hanno usato i dati del questionario del 2017, quando i partecipanti avevano 25 anni, e i dati raccolti nel 2020. All’età di 25 anni, il 32% dei partecipanti ha riportato almeno un sintomo di disturbo alimentare, il 9% ha riferito autolesionismo e il 5,5% ha riportato sia un sintomo di disturbo alimentare che autolesionismo.I soggetti che hanno sofferto di sintomi di disturbo alimentare e/o autolesionismo presentavano più sintomi di depressione e ansia e un peggior benessere mentale. In questa popolazione i cambiamenti dello stile di vita non sembravano ridurre il rischio di problemi di salute mentale.

I disturbi alimentari e l’autolesionismo sono problemi di salute mentale comuni e preoccupanti tra i giovani adulti. Nel Regno Unito, circa 1,25 milioni di persone convivono con un disturbo alimentare e quasi 1 adulto su 15 riferisce di autolesionismo. Questa ricerca ha evidenziato che gli individui con precedenti sintomi di autolesionismo e disturbo alimentare sono gruppi a rischio e sono necessarie ulteriori ricerche longitudinali per comprendere la loro salute mentale, nonché i fattori di rischio e protettivi.