Bambini “ingrati”: per 4 genitori su 5 è così, ecco lo studio USA |azdentist
Insegnare la gratitudine ai propri figli è una priorità per la maggior parte dei genitori, eppure 4 genitori su 5 devono ammettere che i loro bambini non sono grati abbastanza e oltre la metà dei genitori (58%) si rimprovera di dargli troppo.
Chi ne parla?
A fotografare la situazione negli Stati Uniti è un sondaggio nazionale promosso dall’ospedale pediatrico CS Mott dell’Università del Michigan, che ha indagato l’opinione di 1.125 genitori di bambini tra i 4 e i 10 anni.
Tre genitori su quattro (76%) considerano l’insegnamento della gratitudine ai propri figli una priorità alta, solo il 2% non gli attribuisce importanza. Il 42% dei genitori afferma di essersi talvolta sentiti a disagio a causa dei comportamenti egoistici dei propri figli. La quasi totalità dei genitori ritiene, comunque, che la gratitudine possa essere insegnata. A questo scopo il 63% delle famiglie ha conversazioni quotidiane su ciò per cui devono essere grati. L’88% dei genitori chiede regolarmente al figlio di dire “per favore” e “grazie”. Ai figli viene anche chiesto di aiutare nei lavori domestici(il 60% dei genitori lo chiede regolarmente, il 34% occasionalmente, il 6% raramente).
Alcuni genitori invitano i figli a donare giocattoli o vestiti in beneficenza (37% regolarmente, 46% occasionalmente, 17% raramente), a dire preghiere su ciò per cui sono grati (36% regolarmente, 26% occasionalmente, 38% raramente) o a scrivere biglietti di ringraziamento per i regali ricevuti (25% regolarmente, 41% occasionalmente, 34% raramente).
Meno comune è che il proprio figlio doni i propri soldi in beneficenza (13% regolarmente, 26% occasionalmente, 61% raramente). Il 63% dei genitori ha coinvolto il figlio in momenti di aiuto ai vicini o ai familiari (50%), il 35% li ha fatti aderire ad iniziative scolastiche come raccolte fondi o giornate di pulizia.